lunedì 9 ottobre 2017

Peppina e la mancanza di buon senso istituzionale


Nonostante lo sdegno che la notizia ha creato tra le persone che hanno un cuore, la sig.ra Giuseppa Fattori, conosciuta da tutti come Peppina, con i suoi 95 anni e terremotata, ha dovuto lasciare la sua casetta in legno perché abusiva e non rispettosa del vincolo paesaggistico.
 
In un paese dove l’abusivismo edilizio ha rovinato le più belle zone paesaggistiche con le ville dei ricchi o palazzi e alberghi mostruosi,  dove i condoni per salvare le costruzioni non in regola o ampliate in modo pericoloso sono pressoché annuali, dove i rom hanno intoccabili campi ai margini della città fonte di delinquenza e sporcizia, dove le occupazioni degli appartamenti sono all’ordine del giorno e tollerati al punto che i rispettivi padroni devono aspettare tempi biblici per rientrare in possesso delle proprie proprietà,  ci si accanisce contro un’anziana signora per una casetta di legno in mezzo alla montagna martoriata dal terremoto?
E il container in cui è stata alloggiata ora rende il paesaggio molto più incantevole? Possibile che in questo paese il buon senso non debba mai far parte delle istituzioni?
(Pubblicato su La Verità del 11 ottobre 2017)

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Una vita spezzata: Una donna contro la violenza dell'uomo che dovrebbe amarla - Monica Stanghellini
Sofia è sposata con un uomo violento dal quale non riesce a fuggire, ha due figli, Marco di 10 anni e Roberta di pochi mesi. Non lavora, stira in casa per privati mentre il marito, disoccupato, lavora saltuariamente in qualche cantiere edilizio e, quando capita, fa il “corriere” di merce illegale. La sua vita è un inferno tra litigi, sotterfugi e botte. Sofia non trova il coraggio per lasciarlo e ribellarsi. Con un marito che decide per lei, senza soldi e con problemi legali, si difende come può e cerca di proteggere i figli. Finchè, grazie ad un'amica, incontra un uomo gentile che la fa sperare in un futuro migliore, ma è possibile o è solo un sogno?

Una storia di violenza verso le donne molto attuale e molto vera, se pur di fantasia. Una storia che affronta un problema grave in modo crudo e reale. Uno spunto per riflettere sul “femminicidio”.