sabato 2 settembre 2017

Un libro dedicato alle donne

Negli ultimi anni si è intensificato il fenomeno del femminicidio. Si pensa che la popolazione italiana nel tempo sia più evoluta e informata, che le donne abbiano la loro indipendenza lavorativa e mentale, che non siano più succubi dei mariti e che non debbano più dipendere da loro economicamente. Si pensa che gli uomini abbiano imparato a rispettare le donne, a trattarle come loro pari e a non pensare di avere a che fare con esseri inferiori.
Invece più il tempo passa e più si moltiplicano i casi in cui le donne vengono maltrattate, picchiate, insultate, violentate e a volte uccise. Questo per mano degli uomini che dicono di amarle e che loro stesse hanno scelto come compagni di vita. Uomini in grado di soggiogare talmente tanto la loro donna da renderla impotente, insicura e incapace di reagire. Uomini che usano una violenza inaudita e inspiegabile, in crescita e che spesso coinvolge anche i figli. Non sono più tanto rari nemmeno i casi di uomini che uccidono l'intera propria famiglia, probabilmente in preda alla follia.


E donne che non riescono, nonostante i maltrattamenti quotidiani, ad abbandonare i loro uomini. A volte lo fanno per motivi economici, perché non hanno uno stipendio e non saprebbero dove andare. Ma spesso rimangono al fianco dei loro carnefici perché pensano di non avere nessun futuro altrove o per la paura di ripercussioni sui figli che vivono sempre questa situazione in maniera molto drammatica. I figli delle coppie che litigano in continuazione hanno problemi a rapportarsi con gli altri e subiscono sulla loro pelle la pesante situazione familiare. Se poi vedono la loro madre succube del padre e maltrattata crescono con tanta rabbia dentro che non riescono a sfogare in nessuna maniera. Vedono il padre come un nemico, una persona che non fa parte della famiglia è un essere spregevole di cui vergognarsi, con piena ragione.
Recensione Il Fatto Q., 1-11-17

I ragazzi adolescenti che si trovano in questa terribile situazione spesso cercano di difendere la madre quando il padre è fuori di senno, ubriaco o è nel pieno di una crisi di nervi facendone le spese. Quasi sempre questi uomini maltrattano anche i figli, soprattutto se sono femmine. Li picchiano, li insultano o li usano come arma di ricatto nei confronti della madre per farle fare ciò che desiderano. Soprattutto usano i figli per tenere la donna legata a sé con la minaccia di toglierglieli.

In questo romanzo racconto la storia di una famiglia del centro sud che vive questa situazione e la racconto dal punto di vista della donna.

Penso sia molto difficile spiegare le sensazioni, le paure e i pensieri di una donna che si trova in questa situazione senza, per fortuna, avere vissuto questa terribile esperienza ma, mettendoci tutta la sensibilità di cui sono capace, cerco di immedesimarmi in Sofia e provo a mettere su carta il dramma che vivono o hanno vissuto tante donne. Purtroppo parecchie sono state uccise, altre fortunatamente sono riuscite, grazie all'aiuto dei centri nonviolenza, a fuggire dai loro compagni carnefici e hanno trovato una vita più serena.

Libro cartaceo:
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Ebook:
https://www.amazon.it/dp/B075BHV3NR

1 commento:

  1. L'espansione iperbolica della violenza, appaga perfettamente le finalità di chi ci vuole portare all'esaltazione della "morte"! Quei masso/illuminati che hanno un obiettivo preciso: sostituirci con la "tecnologia" (robottizzazione) e dominare il mondo. Con un po' di attenzione, questa, chiamiamola, previsione è già facilmente percepibile.

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