mercoledì 6 settembre 2017

Occupazioni abusive: basta!


Ha ragione Marco Travaglio nel suo articolo del 6 settembre. Perché si alzano tanti cori di indignazione contro lo sgombero degli occupanti a Roma? Forse perché il sindaco è Virginia Raggi del M5S, non tanto ben voluta dal “politicamente corretto”? L’occupazione di edifici pubblici e privati, a volte persino abitati, è un problema sempre più assillante comune a tutte le grandi città. I movimenti per la casa si muovono nell’illegalità più totale per fare occupare edifici dove poi gli spazi vengono gestiti da gente, straniera e non, senza scrupoli che fa pagare ogni metro di pavimento a peso d’oro.
E questa gente occupa illegalmente dovrebbe, in seguito a uno sgombero, trovare pure una sistemazione in case comunali? Mentre tanti cittadini italiani e stranieri in regola con reddito basso attendono con pazienza una casa popolare per anni? E’ giusto tutto questo in un paese che dovrebbe essere civile? Ormai siamo abituati a qualsiasi forma di ingiustizia e difendiamo spesso l’indifendibile solo per dare contro alla parte politica che non ci sta simpatica. Nel frattempo la delinquenza, molto più furba e organizzata dei partiti e dello Stato, la fa da padrone.
(Pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 8 settembre 2017)

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Una vita spezzata: Una donna contro la violenza dell'uomo che dovrebbe amarla - Monica Stanghellini
Sofia è sposata con un uomo violento dal quale non riesce a fuggire, ha due figli, Marco di 10 anni e Roberta di pochi mesi. Non lavora, stira in casa per privati mentre il marito, disoccupato, lavora saltuariamente in qualche cantiere edilizio e, quando capita, fa il “corriere” di merce illegale. La sua vita è un inferno tra litigi, sotterfugi e botte. Sofia non trova il coraggio per lasciarlo e ribellarsi. Con un marito che decide per lei, senza soldi e con problemi legali, si difende come può e cerca di proteggere i figli. Finchè, grazie ad un'amica, incontra un uomo gentile che la fa sperare in un futuro migliore, ma è possibile o è solo un sogno?
 
Una storia di violenza verso le donne molto attuale e molto vera, se pur di fantasia. Una storia che affronta un problema grave in modo crudo e reale. Uno spunto per riflettere sul “femminicidio”.
 

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