venerdì 21 dicembre 2012

Il conguaglio fiscale in busta paga



Siamo a dicembre e, come tutti gli anni, si avvicina il momento del conguaglio fiscale in busta paga. Conguaglio che conviene sempre controllare perché, ormai da qualche anno, è diventato piuttosto elaborato ed abbastanza incomprensibile per chi non è del settore paghe.
Quindi ho pensato di spiegare in modo semplice ed il più possibile chiaro come controllare la propria busta paga e rendersi anche conto delle imposte pagate  e che si andranno a pagare nell’anno a venire.
Cominciamo col dire quali sono le imposte che “girano”normalmente in busta, con riferimento sempre alla competenza:
-irpef: va a conguaglio a fine anno
-imposta sostitutiva sull’aumento di produttività (es.premi produzione, straordinari, maggiorazioni turno): va a conguaglio a fine anno
-addizionale regionale e addizionale regionale aggiuntiva: si calcolano a fine anno e vengono trattenute in 10 rate, a partire da gennaio, l’anno successivo
-acconto addizionale comunale: viene calcolata nella misura del 30% su quella dell’anno precedente ad inizio anno e trattenuta in 9 rate da febbraio dello stesso anno. Nel conguaglio di fine anno viene sottratto l’importo già pagato.
-addizionale comunale: viene calcolata (sottraendo l’acconto) a fine anno e trattenuta in 10 rate l’anno successivo.
Le addizionali non sono dovute se non è dovuta Irpef.

Per procedere con il controllo si dovrà aver le tabelle delle aliquote che si trovano sul sito dell’Agenzia delle Entrate e poi:
Irpef:
-prendere la somma dell’imponibile fiscale di ogni mese (compreso dicembre e mensilità aggiuntive), calcolare l’imposta lorda con gli scaglioni come da tabella irpef
 calcolare le eventuali detrazioni per figli a carico, coniuge, lavoratore dipendente, ecc., secondo le formule segnalate sempre nella pagina della quale ho messo il link sopra.
 -sottratte le detrazioni dall’imposta lorda per ottenere l’imposta netta dovuta.

Imposta sostitutiva:
-prendere la somma degli eventuali imponibili soggetti a imposta sostitutiva e calcolare il 10% per ottenere l’imposta netta dovuta

Addizionale regionale:
-prendere l’imponibile per l’addizionale (che normalmente coincide con quello fiscale), andare nella pagina del Dipartimento delle Finanze
prendere l’aliquota aggiuntiva della propria regione, sommata all’aliquota base del 1,23%, e gli scaglioni di reddito. Individuato il proprio scaglione l’aliquota complessiva va calcolata sull’intero imponibile (quindi non come l’Irpef).
L’importo ottenuto sarà scritto in cedolino paga ma non sarà sottratto in quanto verrà trattenuto a rate l’anno successivo (come spiegato sopra)

Addizionale comunale (la più complessa da verificare):
-prendere l’imponibile per l’addizionale (che normalmente coincide con quello fiscale), andare nella pagina del Dipartimento delle Finanze
scegliere il proprio comune per vedere l’aliquota applicata e se vi sono scaglioni di reddito non imponibili. Purtroppo qui ogni comune fa quello che vuole.
Una volta determinata l’aliquota, se si è sopra all’eventuale reddito escluso, questa può essere applicata all’intero reddito o a scaglioni (lo si vede dalla tabella). L’importo ottenuto sarà indicato in cedolino (con la sottrazione dell’acconto già pagato) e trattenuto in 10 rate l’anno successivo (come spiegato sopra.).

In questo modo si potrà controllare il proprio conguaglio e segnalare eventuali problemi all’ufficio paghe.
Purtroppo, anche se i software informatici sono sempre più affidabili, le norme in fatto di fisco (soprattutto locale) cambiano talmente spesso che non sono da escludere errori anche da parte di enti o aziende grosse.

Spero di essere stata abbastanza chiara.





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lunedì 17 dicembre 2012

Pubblico forse chiude e la gente gode...

Cara Redazione,
sono contenta che continuaiate ad uscire e spero veramente che riuscirete ad andare avanti.
Leggo sia il Fatto che Pubblico, per me si compensano, Pubblico scrive quello che manca al Fatto e viceversa. Mi spiacerebbe una vs. chiusura anche perché pure voi vivete dei soli lettori e non ne fate un vanto.
Immagino la soddisfazione di Padellaro e, soprattutto, quella di Travaglio nel leggere la notizia della vs. crisi. Posso anche capirla perché ho trovato veramente triste il modo di criticare il Fatto e Marco da parte di Telese quando se ne è andato. Mi spiacerebbe più per gli altri giornalisti che ci hanno messo impegno e verrebbero buttati fuori senza tanti complimenti. Ma questa è la legge del mercato, è giusto così, tutti i giorni vi sono aziende che chiudono e nessuno se ne preoccupa. Telese penso invece che cadrebbe comunque in piedi, sicuramente non ha bisogno di quei soldi per vivere ed ha la trasmissione televisiva che continuerebbe a dargli visibilità. Poi ovviamente sarebbe sempre un fallimento.
La cosa che mi dispiace e che mi ha fatto pensare è la cattiveria deii commenti sui siti dove è uscita la notizia della probabile chiusura. Sono arrivata alla conclusione che questa crisi in cui stiamo cadendo porta le persone ad una invidia, cattiveria e rabbia che fa quasi paura. Le persone sono contente quando vedono qualcuno stare peggio, quando vedono altri comuni mortali (non sto parlando di casta, ovviamente) che perdono il lavoro, la pensione o il denaro.  E’ veramente una cosa triste e pericolosa. Stiamo andando verso una società egoista, menefreghista e cattiva. E' una misera e vigliacca guerra tra poveri. Che brutto futuro ci attende!

Pubblicato su Pubblico il 22/12/12

martedì 11 dicembre 2012

4800 persone per il mio gruppo in onore a Travaglio!

Il mio gruppo su Facebook, sempre aggiornato, sul grande giornalista Marco Travaglio ha raggiunto le 4800 persone! Forse per lui poche, ma per me che ci metto passione e affetto nel gesrtirlo è un piacere.
E un grande GRAZIE va a tutti gli iscritti che lo stimano e lo seguono!!

Marco è uno dei pochi giornalisti liberi: uomo coraggioso, preparato, educato ma senza peli sulla lingua.
Vicedirettore e componente del CdA del Fatto Quotidiano dove scrive giornalmente, collabora con A e L'Espresso, ospite fisso in televisione a Servizio Pubblico di Santoro è uno dei giornalisti più conosciuti, molto apprezzato ed amato da chi lo segue ma anche molto detestato da chi vede nei suoi articoli o nelle sue parole un pericolo per la propria libertà di fare i propri comodi.
Sempre preparatissimo ed informato, si occupa principalmente di giustizia con un occhio attento alla casta politica. Conosce praticamente il codice penale a memoria, scrive libri e articoli precisi, dettagliati e attendibili. Per questo ha sempre praticamente vinto tutte le tante cause che vari personaggi, soprattutto della politica, gli hanno intentato a causa dei fatti raccontati.

I suoi "spettacoli" a teatro, Promemoria e Anestesia totale, hanno avuto immenso successo e sono stati portati anche all'estero. Ha raccontato in modo ironico e preciso, come solo lui sa fare, i fatti assurdi del nostro povero paese.
Nel 2009 è stato premiato in Germania con il "Premio per la libertà di stampa", un riconoscimento meritatissimo che in Italia non gli avrebbero mai dato.

In 25 anni di carriera ha scriitto tantissimi libri, alcuni in collaborazione con altri giornalisti. Ha scritto moltissime prefazioni di libri per tanti altri giornalisti e scrittori, soprattutto d'inchiesta.

Ha tenuto per qualche tempo la bellissima rubrica  Passaparola sul sito di Beppe Grillo, purtroppo lasciata a fine 2011. Rubrica seguitissima che i suoi ascoltatori rimpiangono molto.

Per quanto mi riguarda l'unico giornalista in cui ho piena fiducia e col quale mi trovo quasi sempre d'accordo.
Lo seguo da tanto, lo ammiro, lo apprezzo, lo difendo quando viene attaccato ma lo critico quando ritengo esageri o non mi trova d'accordo. Tutto sempre con il massimo rispetto. Lo ritengo una persona estremamente intelligente da capire i punti di vista altrui e questo me lo rende ancora più simpatico.
In ultimo è pure un bell'uomo pieno di fascino...anche questo non guasta!!

Nel gruppo vi sono informazioni sui suoi articoli, i suo incontri e tutto quanto lo riguarda. Inoltre vi sono le immaginie e la descrizione di tutti i suoi libri, cd e dvd. In ultimo tanti ricordi e...tante bellissime foto!!
Chi vuole iscriversi è benvenuto!

Link al gruppo su Facebook!!


domenica 9 dicembre 2012

Pubblico, quello che mi piace e non mi piace

Buongiorno Luca,
sono una lettrice del Fatto da sempre, ma da quando è uscito Pubblico li leggo entrambi.
Mi permetto dii fare qualche considerazione sul giornale, visto che ho cominciato a sostenere anche voi ed a farvi un pò di pubblicità, penso la meritiate.

Quello che mi piace:
  • Le pagine più belle sono sicuramente quelle dove vi occupate dei problemi pratici e vicini alle persone comuni, come le pensioni, la sanità, la povertà, il lavoro, ecc.
  • Le testimonianze delle persone comuni.
  • Le due pagine delle lettere dei lettori (spero restino tali, vedo la tendenza a dare molto spazio a “personaggi” con cariche pubbliche).
  • Adoro gli articoli della Fornario.
  • L’aver abbassato il prezzo. E’ stato un errore grande uscire con un prezzo più alto di tutti gli altri quotidiani (ve lo avevo anche già scritto) senza offrire nulla di speciale. Avete fatto bene ad abbassarlo ma mi sa che avete già pagato la scelta iniziale fatta. Spero comunque che il prezzo rimarrà così o al massimo vada ad € 1,20, alla pari degli altri.
Quello che non mi piace
  • Lo sport (non è di mio interesse)
  • L’agenda (anche se ben fatta), inutile in un giornale nazionale almeno che non si abiti a Roma
  • Le vignette, orribili, non fanno per niente ridere
  • Certe interviste a personaggi assurdi, sconosciuti ed inutili (a me perlomeno)
  • Quando vengono criticati altri giornali e giornalisti (cosa che rimprovero sempre al Fatto, campione in questo). Tutti hanno qualcosa da dire e qualcosa da imparare. Tutti fanno errori e criticare gli altri è controproducente quando poi si sbaglia.
  • Yanez, non capisco se voglia essere satirico ma, sono sincera, se pensavo che fosse brutto il Misfatto, ora so che c'è di peggio
  • Orwell (vedi sopra con l'ex Saturno del Fatto)
Secondo me il successo che potreste trovare è solo quello di continuare con le inchieste vicine ai cittadini, i problemi veri che uno deve affrontare tutti i giorni, lasciando perdere di fare i giustizialisti (ruolo che riesce anche troppo bene al Fatto ma che diventa noioso) e limitate la politica.
Inoltre cercate di rispondere alle mail dei lettori, imparate a riconoscere quelli che vi sostengono e provano a farvi conoscere. Rispondete alle critiche e ai complimenti, non ignorate mai (o quasi) chi vi scrive. E’ brutto scrivere e non ricevere mai risposta, cosa che mi succedeva anche con Telese quando era al Fatto (in linea col giornale ed i suoi giornalisti che, tranne qualche rara volta, non rispondono praticamente mai e ignorano i lettori, pure quelli affezionati e che non si limitano solo a leggerli).
Spero non vi offenda questa mia, credo possa esservi utile per fare un giornale sempre più vicino alle esigenze dei lettori.

Pubblicato su Pubblico il 08/12/12

venerdì 7 dicembre 2012

Perchè leggere Pubblico

Da quando è uscito leggo ogni giorno, insieme al Fatto Quotidiano, anche Pubblico, il nuovo giornale creato da Luce Telese.
Lo trovo interessante soprattutto per un aspetto:
si occupa dei problemi pratici delle persone, quelli con cui ci si scontra tutti i giorni.
Si leggono ottimi articoli su Sanità, Lavoro, Previdenza, Povertà, ecc.
Inoltre dà spazio alle testimonianze delle persone "comuni".

Anche lui non prende nessun finanziamento pubblico e vive dei solo lettori, che attualmente sono pochini, 7000/8000 al giorno. Quindi è libero di scrivere quello che vuole senza limitazione da parte della politica.
Da qualche settimana è in offerta ad 1 euro, proprio per incrementare le vendite e farlo conoscere.

Ovviamente si occupa anche di politica, dei fatti del giorno, fa interviste a varie personalità e dà consigli per i programmi televisivi. Vi è invece poca cronaca, già presente in tanti altri quotidiani.
Ha due bellissime pagine dove dà spazio alle lettere dei lettori ed alle edicole che espongono i loro problemi.

E' diretto da Luca Telese, vi scrivono Francesca Fornerio, Federico Mello, Alessandro Capriccioli, Fabio Luppino, Tommaso Labate e tanti altri.

Ha un sito internet sempre aggiornato http://pubblicogiornale.it/ dove si possono leggere le notizie e commentarle. 
E' venduto, oltre che in edicola, anche in pdf con varie forme di abbonamento.
Al lunedì vi è un inserto satirico (Yanez) che, a mio parere, non è molto ironico e un inserto sportivo. Al sabato vi è un inserto culturale (Orwell) un pò pesante ed alla domenica uno dedicato ai bambini (Tabù).

In generale un giornale piacevole da leggere, al quale ci si affeziona; un quotidiano che dà spazio alla gente senza tralasciare le notizie principali e scabrose, anche se non completo per chi vuole avere notizie di cronaca.

mercoledì 5 dicembre 2012

Una serata in tv con Il Fatto Quotidiano

Il 12 dicembre Il Fatto Quotidiano farà una serata con i propri giornalisti ed i migliori e più seri della televisione: Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez, Milena Gabanelli, Riccardo Iacona, Carlo Freccero, Oscar Giannino, Piero Ricca, Gianluigi Nuzzi e altri.
Penso sarà una serata veramente bella e memorabile con il meglio del giornalista italiano.

Sarà trasmessa alla 21,00 sul sito del Fatto in streaming e su queste tv regionali:   
Piemonte: Videogruppo; Lombardia: Telelombardia; Veneto: Telenordest; Trentino Rttr; Friuli Venezia Giulia: Telequattro; Emilia Romagna: E’tv; Toscana: Rtv 38; Liguria: Primocanale; Umbria: Umbria Tv; Marche: Tv Centro Marche; Lazio: RomaUno; Abruzzo: Rete 8; Campania: Napoli C21; Calabria: VideoCalabria; Puglia: Telenorba; Sicilia: Antenna Sicilia; Sardegna: Videolina

Vedremo cosa ne verrà fuori.

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/12/05/12-dicembre-fatto-arriva-in-tv-travaglio-gabanelli-iacona-e-quello-che-stampa-non/213307/

venerdì 30 novembre 2012

Radio Padania è l'unica che si arrabbia per le parole di Monti sulla Sanità Pubblica!!

Nella serata dove tutti erano presi a guardare la ridicola sfida tra Bersani e Renzi,  l'unica preoccupazione di tutti, giornali compresi, era ed è solo sapere chi è più simpatico, bravo, chi veste meglio, chi dice meno stronzate, chi spara le promesse (tradotto in balle) più grosse, Monti continuava e continua a fare il suo maledetto lavoro. E ha scelto appositamente la serata giusta, quella che passa più innoservata.

L'ultima trovata è quella di smantellare il Servizio Sanitario dicendo alle persone che già pagano fior di tasse e contributi (come sempre principalmente dipendenti e pensionati) che si devono fare una polizza privata.

La cosa da lui non mi meraviglia, ma quello che mi fa veramente incazzare è che i giornali se ne fregano, hanno dato a questa notizia poco conto e così le persone verranno informate solo a cose fatte, quando, a forza di togliere fondi alla Sanità, uno andrà in ospedale e si accorgerà di non potersi più permettere nemmeno un'appendicite.

Purtroppo, e mi duole dirlo, di questi problemi SERI ne sta parlando solo Radio Padania.
Che sta informando, nel suo piccolo, di cosa accadrebbe se Monti andasse avanti (e lo farà) con questo progetto disumano e ingiusto, soprattutto per le regioni del nord che hanno la Sanità pagata completamente dai contributi versati dai cittadini negli anni.

lunedì 26 novembre 2012

Non è internet che uccide!

Alcuni giornali, alla notizia del suicidio di Andrea, hanno dato la colpa ad internet, all'utilizzo che viene fatto dei social network. La ritengo una grossa stupidaggine! NON è internet che uccide ma la stupidità delle persone. E' giudicare le persone senza conoscerle, è volersi sentire più forti di altri, è il senso di "figo" che fa prendere in giro qualcuno davanti ai propri amici, sentirsi migliori rispetto a chi viene ritenuto diverso, è l'essere bigotti nei confronti dei gay, la paura di essere scambiati per tali se  si è amici di uno di loro.
Il fatto stesso che i compagni e i genitori stessi ci tengano tanto a rimarcare che non era gay dimostra già che comunque sarebbe stato ritenuto un diverso se lo fosse stato. ma che importanza ha?
Che uno venga isolato perchè gay, o perchè ama vestirsi in modo provocatorio (quasi sempre per attirare un'attenzione che non c'è), o perchè viene ignorato quando fa qualcosa per qualcuno o per qualsiasi altro motivo, resta il fatto che le persone possono essere cattive in qualsiasi ambiente: scuola, lavoro, internet, ecc.
E' la mentalità delle persone che va cambiata. è il rispetto per gli altri che va insegnato nelle scuole (che invece manca sempre di più), è capire il punto di vista degli altri e mettersi nei loro panni. Questo è quello che manca nella società di oggi, non il fatto di non farlo su intenet.

Pubblicato su Pubblico del 30/11/12

giovedì 22 novembre 2012

Si cambia idea sul calo dell'Irpef

Una delle poche cose giuste, se pur minima, che il nostro governo aveva pensato era la riduzione di 1 punto percentuale delle prime due aliquote Irpef. Una piccola cifra che sarebbe andata in mano a tutti i redditi, anche i più bassi. E soprattutto sarebbe andata in mano a chi paga le tasse "per forza" e cioè dipendenti e pensionati. In cambio il governo avrebbe alzato di 2 punti l'iva più alta e di un punto la media.
Ovviamente era tutto calcolato: l'insorgere delle proteste, i commenti dei giornali, ecc. che avrebbero portato a lasciare le aliquote Irpef, le più alte d'Europa (in questo caso l'Europa "non ce lo chiede") così come sono e farci la "grazia" di aumentare di un solo punto percentuale l'iva massima. Come se facessero un regalo, come se non fosse comunque un'ennesimo aumento di imposta.
Ricordando che l'iva massima è già stata alzata da ottobre 2011 dal 20 al 21%, con questo nuovo aumento ovviamente i prezzi aumenteranno ben di più dell'uno per cento e aumenterà il costo del carburante ulteriormente, facendo aumentare ancora di più i prezzi. Questo farà sparire completamente il "beneficio" dello "sconto" sull'aumento.
E non si compensa nemmeno con l'aumento delle detrazioni per i figli a carico perchè, oltre ad usufruirne solo chi ha figli e comuque raportate al reddito, sono minori del beneficio dato dal mancato calo delle aliquote Irpef.
Gli acquisti uno li può valutare, scegliere ed eventualmente non fare, mentre il calo delle aliquote Irpef sarebbe stato un beneficio per tutti. Invece così, come sempre, i "poveretti" che pagano le tasse interamente continuano a mandare avanti questo paese altamente evasore nelle categorie più ricche.

Pubblicato su Pubblico del 27/11/12

martedì 20 novembre 2012

Manifestazioni e caos

Alla fine, come sempre capita quando vi sono delle manifestazioni contro il governo, i giornali e le televisioni parlano solo degli scontri tra polizia e manifestanti. Senza entrare nel merito di chi ha torto o ragione, di chi va in manifestazione solo per creare caos e poliziotti che menano senza motivo, ciò di cui si parla è esattamente quello che vogliono i nostri governanti. Cioè sviare l'attenzione dalla protesta e far passare in secondo piano le motivazioni che spingono studenti, operai, pensioanati, ecc. a scendere numerosi in piazza. Ma purtroppo chi è al governo ha dimostrato ampiamente di fregarsene delle proteste dei cittadini e continua nelle sue manovre recessive per i deboli e ottime per gli interessi dei potenti.

Pubblicato (non interamente) sul Fatto Quotidiano del 20/11/12 
Pubblicato su Pubblico del 21/11/12

http://problemiquotidiani.blogspot.it/2012/11/perche-leggere-il-fatto-quotidiano.html

mercoledì 7 novembre 2012

Perché leggere il Fatto Quotidiano.



Secondo me è sufficiente prenderlo in mano una volta, sfogliarlo, leggerlo…e si è già capito perché ne vale la pena.
Ma comunque io lo leggo e lo consiglio perché:

è un quotidiano nato nel settembre del 2009, esce tutti i giorni in edicola ed, in abbonamento, oltre che cartaceo anche in pdf. E' diretto da Marco Travaglio Padellaro ed ha come vicedirettor Ettore Boffano e Stefano Feltri. E’ edito dalla Editoriale Il Fatto spa, una società per azioni priva di azionista di controllo. Il presidente è Antonio Padellaro, l’amministratore delegato è Cinzia Monteverdi. Il consiglio di amministrazione è composto da Luca D’Aprile, Layla pavoen,  Marco Tarò. Garanti sono Marco Travaglio, Peter Gomez, Marco Lillo, Michele Santoro e Antonio Padellaro.

E’ una preziosa fonte di informazione che si distacca dagli altri giornali allineati ai vari partiti o succubi del governo in carica. Dichiara di ispirarsi alla Costituzione e si propone come una voce indipendente. Anche per questo il Fatto Quotidiano è una rarità nel panorama giornalistico italiano.

E’ il primo giornale che non prende nessun finanziamento pubblico e vive solo delle vendite in edicola, degli abbonamenti dei suoi lettori e di (poca) pubblicità; per questo può dire liberamente quello che pensa e dare notizie obiettive senza farsi sottomettere da nessun “regime”. Questo dovrebbe essere la normalità ma in Italia è un’eccezione che fa la differenza con le testate dei maggiori quotidiani più conosciuti e diffusi, che  ricevono milioni di euro di sovvenzioni pubbliche presi dalle tasse dei cittadini.

Il Fatto Quotidiano ha anche un sito web, (ilfattoquotidiano.it), aperto nel 2010 e diretto da Peter Gomez. Il sito mette a disposizione numerosi degli articoli pubblicati sul giornale, dà spazio a molti blog di giornalisti e persone di professionalità varie. Nel sito è possibile postare commenti. Non arriva però al livello di serietà del cartaceo e va detto che spesso vengono censurati i commenti critici pur se educati.

Il giornale scrive principalmente di giustizia e politica, non si occupa di cronaca se non per notizie importanti, dà qualche novità di sport e spettacolo.

Ha molte volte dimostrato di dare notizie che gli altri media trascurano o non danno per nulla. In alcuni casi le rivelazioni pubblicate sul giornale hanno portato all’intervento della magistratura. Ha lanciato anche iniziative di raccolta firme online per varie tematiche e fa sondaggi sul sito internet.

In generale un giornale da leggere quotidianamente, al quale ci si affeziona con passione; non leggero per gli argomenti esposti ed il modo pignolo in cui vengono trattati, ma senz’altro un quotidiano che fa buona informazione, anche se non completa per chi vuole avere notizie di cronaca o relative alla “vita di tutti i giorni”.


 

martedì 6 novembre 2012

L'incoerenza si vede con Report e Di Pietro

In questi giorni, con la discussione tra Report e Di Pietro, viene fuori tutta l’incoerenza di questo paese. Sicuramente Report ha esagerato con quella inchiesta e ha sbagliato i dati, ma da qui a ritenerla una trasmissione “venduta al potere” come sta succedendo in questi giorni è veramente assurdo. Non ci si ricorda più di anni di inchieste dove sono usciti tanti “segreti” della nostra casta?
E, dall’altra parte, stessa cosa vale per Di Pietro. Da un momento all’altro non è più l’unico politico che abbia fatta vera opposizione negli ultimi anni, ma è diventato un’agenzia immobiliare. Forse un po’ più di obiettività nel guardare i fatti non farebbe male.
Ma del resto l’incoerenza è dimostrata anche dall’Idv stesso e dai suoi sostenitori che, prima di Report, consideravano il M5S una cosa inutile, ora (dopo la sparata provocatoria di Grillo su Di Pietro alla Presidenza della Repubblica), sono in ginocchio sperando che il M5S li prenda in considerazione (ora si vedrà la coerenza del M5S). E poi ci si meraviglia di B. che cambia idea ogni 5 minuti o di un qualche politico o giornalista voltagabbana.

Pubblicato (con tagli) sul Fatto Quotidiano del 06/11/12

domenica 4 novembre 2012

Bellisimo articolo di Padellaro sulla SLA e Monti

UNO DEI PIU' BEGLI ARTICOLI DI PADELLARO sul Fatto Quotidiano di oggi. E lo scrivo in maiuscolo. Articolo pienamente condivisibile, incazzato al punto giusto  che mette in risalto tutto il menefreghismo di questo governo e del Presidente del Consiglio davanti ad una malattia che deve pregare non gli venga mai.
Mi è piaciuto talmente tanto che lo sto girando alle associazioni di disabili nel malaugurato caso che non lo avessero letto, soprattutto ai malati di Sla, perchè credo dica esattamente quello che loro, se potessero parlare, urlerebbero.
Spero che Monti, se mai lo leggerà, sprofondi nella vergogna, ma ne dubito...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/04/se-monti-dicesse-trovate-quei-soldi-cazzo/403082/

giovedì 1 novembre 2012

Report e Di Pietro

Stimo molto la Gabanelli, la ritengo una professionista seria. Mi trovo in imbarazzo con l'ultima puntata su Di Pietro....non so cosa pensare.
Quello che ho visto di Di Pietro non mi è piaciuto, non vi è nulla di illegale, ma eticamente non è comunque bello.
Ma mi fido di quello che dice Travaglio, ha sempre dimostrato di parlare con cognizione di causa, ha sempre avuto ragione e quindi mi fido anche questa volta. Speriamo venga fatta chiarezza.
E comunque l'Idv è stato l'unico partito che ha cercato di fare qualcosa di utile per questo paese e che è riuscito in alcune inziative che sono andate a buon fine, ha fatto vera opposizione.

Due o tre cose su Di Pietro-da Il Fatto Quotidiano del 31/10/12

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/01/due-o-tre-cose-su-di-pietro/400683/

lunedì 29 ottobre 2012

C’era un cinese in coma-Bellissimo articolo di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 28 ottobre 2012

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/29/cera-cinese-in-coma/396824/


Bellissimo articolo, scritto con l'ironia giusta, ma sempre e comunque lucido su quello che è questo essere ormai ridicolo, che parla a vanvera, minaccia tutto e tutti senza motivi validi.
Una persona che sta finendo nella maniera più penosa lasciando dietro di sè il disastro più totale di un paese alla rovina, un poveretto che è riuscito a comprare tutto e tutti fino alla fine della sua "carriera" imprenditoriale e poltiica.
Spero che presto tutti quelli che non hanno più nulla da prendere lo lascino al suo destino e gli facciano finire la sua vita come un cane randagio (senza offesa per l'animale).

domenica 28 ottobre 2012

Prevedere no, dire la verità sì

In questi giorni si sta scatenando una guerra contro i giudici per i 6 anni dati ai responsabili della morte di tante persone all'Aquila. Ma possibile che non si riesca a capire che non si chiede alla Commissione per le Emergenze di prevedere i terremoti, ma nemmeno gli si chiede di dire che non succederà nulla! Gli si chiede semplicemente di dare un parere obiettivo su eventi naturali imprevedibili in base ai dati in loro possesso e di avvisare la popolazione in maniera corretta.  Meglio un allarme per nulla che tanti morti perchè si è ignorato il problema. Altrimenti a cosa servono? Ma ormai la serietà delle istituzioni è un opzional, anzi un danno che paghiamo caro.

Pubblicato su "Pubblico" il 27/10/12

venerdì 26 ottobre 2012

Solito Servizio Pubblico

Per fortuna che il Fatto aveva scritto che Travaglio avrebbe avuto una scrivania, che sarebbe
intervenuto in tutta la puntata, invece lo hanno inquadrato un secondo
dopo un'ora, non è intervenuto, ha fatto il monologo dal tavolo di
Santoro (chiamarla scrivania è utopistico) ed è stato più corto di
quelli dell'anno scorso. Con la battuta trita e ritrita detta all'inizio
il suo intevento mi è scaduto subito. Io "amo" tutto il lavoro di Marco, ma da Santoro dà il peggio di sè, i suoi monologhi sono sempre un misto di quello che scrive sul giornale, con battute già ripetute all'infinito, detto troppo velocemente. Lo apprezzo molto di più in altri ambiti (e nel caro defunto Passaparola).
Per il resto la trasmissione è stata il solito chiaccherio inutile di politici che raccontano balle. E ben poco altro, l'arroganza di Santoro è sempre quella. Penosa la cosa del televoto sui politici, un modo per arricchirsi coi soldi degli sms che, oltre che ingrassare le loro tasche, ingrassano quelle delle compagnie telefoniche. Un'imitazione del Grande Fratello, una tristezza.
Speravo in una scenografia più decente, almeno con gli ospiti vicini tra loro, invece la solita tristezza dell'anno scorso, con in più la faccia tosta di Santoro che, dopo aver illuso le tv private, passa a La7 (dopo averne detto peste e corna l'anno scorso per il mancato contratto) e cala i pantaloni per non perdere ancora soldi e ascolto.

martedì 23 ottobre 2012

Pubblico mi ha cambiato una mail!!


Da quando il Fatto Quotidiano è nato parecchie volte ho scritto lettere che spesso sono state pubblicate. Sempre con correttezza è stato rispettato il testo da me scritto e, solo qualche volta, sono state tagliate delle parti. Ma mai è successo quello che mi è successo scrivendo invece alla redazione di Pubblico.
Ho inviato una mail dove facevo un commento sul giornale. E' stata pubblicata (fra l'altro non l'avevo nemmeno mandata alla mail per le lettere) e questo non è un problema. Il problema è che mi è stato aggiunto un pezzo che io NON mi sono mai sognata di scrivere e, per giunta, pieno di errori ortografici.
Ovviamente ho fatto le mie rimostranze alla redazione di Pubblico (che devo dire subito mi ha risposto scusandosi) e riporto qui la mia mail con il pezzo aggiunto in evidenza per portare a conoscenza un modo di operare che ritengo ben poco corretto.


Sono un'affezionata lettrice del Fatto. Da quando è uscito Pubblico li prendo entrambi. Devo dire che mi piace molto, soprattutto da una decina di giorni a questa parte perchè vi occupate delle "vere" problematiche della gente comune, non solo di politica e giustizia, dove invece il Fatto è imbattibile e coraggioso.
Continuate così perchè credo che diventerete il giornale dei cittadini onesti che affrontano problemi seri e reali ogni giorno.
Il Fatto continua, giustamente, a fare le sue bellissime inchieste e a tenere sotto occhio la casta, voi date parola ai "poveretti".
E francamente credo che nel panorama editoriale italiano sia necessrio un giornale ceh si occupa e racconta per davero le storie degli ultimi. (riportato con tutti gli errori commessi dall'analfabeta che ha scritto!)
Per chi può leggervi entrambi è un ottimo binomio.
Unica pecca non indifferente è il costo eccessivo del vs. giornale, 1,50 euro al giorno sono troppi. Dovreste uscire al prezzo di tutti gli altri quotidiani,.
Buona continuazione di lavoro


mercoledì 17 ottobre 2012

Il senso di impotenza e di incostituzionalità

Credo sia cosa comune a molte persone, ma la sensazione che provo in questi ultimi mesi è quella di totale impotenza nel fare qualcosa contro tutto ciò che sta accadendo in maniera sempre più evidente e scandalosa. Nonostante vi siano giornali come questo, trasmissioni televisive e siti che denunciano ogni giorno il malaffare delle alte cariche dello. Stato ed a volte propongono anche soluzioni serie,  tutto è inutile. Non si muove nulla, tutto viene insabbiato da leggi opportunamente studiate ed approvate e da giudici troppo benevoli. E veniamo presi anche in giro perchè, quando si tratta di toccare i loro privilegi, tutto è anticostituzionale. Invece quando si tratta di togliere i nostri diritti acquisiti in anni di lotte, non vi sono mai ostacoli. Ovviamente non usciremo mai da questa situazione perché le persone che dovrebbero prendere misure contro questi abusi sono le stesse che ne godono.

Pubblicato sul "Fatto Quotidiano" del 17/10/12

mercoledì 26 settembre 2012

Sallusti: salvarlo o arrestarlo? Sul Fatto Marco Travaglio vs Massimo Fini

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/26/sallusti-salvarlo-o-arrestarlo-travaglio-vs-massimo-fini/363751/

Sono completamente d’accordo con Fini. Di Travaglio (col
quale mi trovo sempre d’accordo, ma non in questo caso) non condivido il
non essere “puniti” per errori nella diffamazione di qualcuno sui giornali. E
per vari motivi:
1)      Il giornalista, PRIMA di scrivere di una persona o azienda o qualunque cosa, deve
informarsi correttamente e a fondo
2)      I giornali, in malafede, quando mettono una notizia la sbattono in prima pagina a
caratteri cubitali ma, se e quando sbagliano, mettono la smentita in fondo al
giornale in caratteri minuscoli o, quando va bene, in un trafiletto nelle
pagine interne. Inoltre il lettore è sempre più portato a credere al male che al
bene e potrebbe anche non leggere la smentita
3)      Se non vi fosse la possibilità di essere denunciati o querelati, i giornalisti
potrebbero diffamare chiunque gli stia antipatico senza nemmeno avere gli
argomenti per farlo.
Per tutto ciò ritengo sia giusto che chi diffama sbagliando
paghi i danni almeno civilmente ma, se la diffamazione porta gravi conseguenze
al diffamato, è giusto che paghi anche penalmente (anche se poi in galera non si
va mai) e venga radiato dall’Albo, soprattutto se lo ha fatto volutamente. Si
sono visti troppi casi di persone e famiglie rovinate dall’ingordigia e
spregiudicatezza dei giornalisti.
Anche perché nelle cause, se il giornalista ha ragione,
viene scagionato e Travaglio lo sa bene visto che le ha vinte praticamente
tutte. Poi gli do ragione quando dice che i personaggi di cui lui scrive
denunciano e querelano, chiedendo risarcimenti milionari, per intimidazione.
E poi, come dice Fini, non si può stare dalla parte della
legge solo quando tocca gli amici o i nemici (a seconda dei casi) e dissentire
quando fa comodo.

martedì 11 settembre 2012

Domenica 9 settembre 2012 ho partecipato alla Festa del Fatto Quotidiano a Marina di Pietrasanta.
Questo è il mio ricordo più bello (pubblicato sul Fatto Quotidiano del 11/09/12)



Foto di www.ilfattoquotidiano.it
E’ sempre un’emozione partecipare alla Festa del Fatto Quotidiano e respirare aria di onestà e di giustizia insieme a tutti i bravi giornalisti. Ma emozione ancora più grande è stato il lungo applauso, con tutte le persone in piedi, che ha chiuso l’intervento dei magistrati ed in particolare di Ingroia. Ha stretto il cuore la sua commozione, il suo viso stanco e le sue parole detto con tono mesto, quello di una persona provata da tutte le vicissitudini, le offese e le ingiurie delle quali è stato vittima solo per avere svolto il suo lavoro con onestà nel rispetto della legge e della Costituzione, come qualsiasi magistrato dovrebbe fare e come in un paese civile sarebbe scontato. E’ necessario continuare ad appoggiare queste persone meravigliose e stare loro vicine con il nostro calore perché sentano che gli italiani onesti sono sempre dalla loro parte.

sabato 1 settembre 2012

Comincio con postare il mio commento su Indro Montanelli pubblicato sul sito del "Fatto Quotidiano"

Scriveva quello che pensava. E non è facile
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 4 maggio 2012


Indro Montanelli lo ritengo una delle poche persone che ha fatto la storia del giornalismo. Una persona che scriveva quello che realmente pensava, senza farsi influenzare da nulla che potesse giovargli o gli rendesse il lavoro più comodo. Una persona che ragionava sui fatti e cambiava intelligentemente idea se capiva di aver sbagliato, senza paura di ammetterlo.

Una dei pochi che ha saputo voltare le spalle a chi gli imponeva di scrivere le proprie idee politiche, le proprie manie di grandezza e voleva diventarne il padrone. Ricordo quanto mi ha fatto ridere il racconto della sua visita al mausoleo di Berlusconi e posso solo immaginare con simpatia la sua faccia atterrita all’idea di entrare in uno di quei loculi.

L’aver lavorato con Silvio, averlo conosciuto in ogni aspetto del suo carattere, credo sia stato l’apice di ciò che ha potuto vedere Montanelli nella sua lunga vita, è passato attraverso due guerre vivendone i momenti peggiori, ha vissuto praticamente tutta la storia d’Italia, dalla ricostruzione del dopoguerra, attraverso gli anni del boom economico, gli scandali della prima repubblica e parte degli scandali della seconda, arrivando a vedere l’inizio del declino di questo paese impoverito dei valori per cui lui combatteva ogni giorno. Ha potuto così raccontare, avendola vissuta in prima persona, la storia del nostro paese, articolo dopo articolo, libro dopo libro, lasciando a chi aveva il piacere di leggerlo, la possibilità di conoscere i fatti in modo chiaro e dettagliato.

Pur non condividendo sempre le sue idee, ancora oggi mi capita di leggere dei suoi scritti perchè in essi trovo sempre qualcosa da imparare ed ogni volta ammiro il suo modo di scrivere, la sua cultura e la sua onestà intellettuale.

Ammiro la forza d’animo di un uomo che a 85 anni decide di ricominciare un’avventura giornalistica importante come La Voce, assumendosene il rischio e la fatica, per rimanere un uomo libero, per poter fare vera informazione e dare notizie in cui poter credere, circondandosi dei migliori collaboratori. Ammiro la volontà di un uomo che fino all’ultimo giorno della sua vita ha difeso le proprie idee e quelle delle persone nelle quali credeva.

Credo ci abbia lasciato tanto, un’eredità di parole scritte che possono aiutare chi ha voglia di leggerle e capirle a non ripetere gli errori del passato, ad informarsi attraverso fonti serie ed attendibili, a non dare per scontato nulla e a cercare di capire bene, quando si fanno scelte sulle persone a cui lasciare in mano il proprio futuro, a chi ci si affida.
Monica Stanghellini
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/04/scriveva-quello-pensava-facile/218526/

venerdì 31 agosto 2012

PERCHE' HO APERTO QUESTO BLOG

Tutti i giorni ci troviamo davanti a tanti problemi pratici che spesso vengono ignorati dalla stampa, dai media ed anche da chi ci dovrebbe consigliare. Questo blog nasce principalmente con l'intento di risolvere tanti piccoli problemi di carattere fiscale, previdenziale, sull'interpretazione delle buste paga o delle norme sul lavoro.
Inoltre verrà arricchito anche con pensieri sulle notizie dei giornali e sui problemi sollevati dalle nostre istituzioni.
Vuole essere un blog molto semplice, anche per il poco tempo che vi potrò dedicare, però verranno pubblicate tante piccole cose utili o pensieri per riflettere.
Monica